Diritto civile

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Nel linguaggio giuridico controversia indica la questione su cui verte la discussione delle parti contendenti in una lite giudiziaria. Per esempio sono controversie i contrasti legati a separazioni e divorzi oppure un diverbio tra un lavoratore e il datore di lavoro che sfocia in una causa legale. Idealmente le controversie si risolvono attraverso negoziati che possono essere mediazioni o arbitrati, quindi senza andare dal Giudice. La mediazione o l’arbitrato sono risoluzioni stragiudiziali della controversia, un’opportunità per trovare un accordo fra le parti. Se il negoziato non giungesse a buon fine, allora si ricorre al giudizio, incerto per definizione, e la cui sorte è legata a plurimi fattori, anche imponderabili.

L’arbitrato, disciplinato agli artt. 806-840 del codice di procedura civile, è una procedura di giustizia alternativa di composizione delle controversie. Si tratta quindi di una modalità di risoluzione stragiudiziale delle controversie e può essere attuato quando la controversia non riguarda diritti indisponibili o non vi sia espresso divieto di legge. Consiste nell’affidare ad un esperto, che svolge il ruolo di arbitro (un solo arbitro o un collegio arbitrale) l’incarico di risolvere una controversia mediante una decisione vincolante per le parti. La decisione di affidarsi ad un arbitro comporta l’intenzione di non rivolgersi poi al giudice ordinario, sebbene esista la possibilità di appellarsi per alcuni specifici motivi.

La mediazione stragiudiziale civile è una procedura che aiuta a risolvere i conflitti e i problemi giuridici evitando di ricorrere al tribunale ex D.Lgs. 28/2010. Una terza parte neutrale e imparziale facilita il dialogo tra due o più soggetti per risolvere un conflitto e raggiungere un accordo. Il mediatore non esprime alcuna opinione e non emette nessuna decisione in ordine all’oggetto della disputa. L’art. 5 del DM n.180/2010 stabilisce chiaramente quali sono le materie per le quali sussiste l’obbligo di richiedere il procedimento della mediazione: affitto di aziende; comodato (prestito di beni a titolo gratuito); condominio; contratti assicurativi, bancari, finanziari; diritti reali; comproprietà, comunione tra coniugi; locazioni; atti di famiglia; risarcimento danni (da responsabilità medica, da diffamazione, ecc.; successioni ereditarie. Per maggiori informazioni, contatta lo Studio Legale Ghezze.